Epigenetica e Biodanza

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Epigenetica e Biodanza

Manuela Levi Biodanza facilitatrice di Biodanza e pedagogista
Pubblicato da redazione in articoli · Domenica 20 Ott 2019 ·  4:15
Tags: biodanzascienze
La settimana scorsa ho partecipato ad un bellissimo Convegno organizzato dalla Scuola di Biodanza della Liguria.
Ci sono state molte conferenze interessanti. Sono rimasta particolarmente colpita dall'intervento di una biologa, la Dottoressa Bruna Tadolini.
Ci ha parlato di vari aspetti legati alla evoluzione. Uno degli argomenti che poi ho letto nel suo  interessantissimo libro "l'evoluzione al femminile", è stato l'epigenetica.

Sappiamo che l'evoluzione della mente è determinata dalla evoluzione dei geni che ne guidano l'organizzazione. L'acquisizione di nuovi geni ha reso la mente sempre più complessa dal punto di vista della sua struttura. Nonostante questo i nuovi circuiti nervosi non sono in grado di esprimere direttamente le proprie enormi potenzialità, ma lo possono fare se vengono attivati da interventi esterni. La Dottoressa Tadolini fa un paragone tra il cervello e un hardware di un computer che ha bisogno di un software per funzionare. Risulta quindi necessario "plasmare" la rigidità della genetica introducendo quella flessibilità che rende l'individuo non solo frutto dei geni che ha ereditato, ma anche dell'ambiente e delle situazioni che ha vissuto. La genetica da sola non è in grado di spiegare i fenomeni che si osservano.

I geni umani sono "solo" circa 20 mila. Esistono ulteriori meccanismi che, usando un numero così limitati di geni, consentono di ottenere i molti comportamenti che l'ambiente è in grado di indurre. Questi meccanismi vengono chiamati epigenetica. Il termine epigenetica deriva dal greco e significa "sopra la genetica". Si tratta di una recente branca della genetica che studia tutte le modificazioni ereditabili che variano l'espressione genetica pur non alterando la sequenza del DNA. L'epigenetica può essere quindi definita come lo studio di quelle variazioni nella espressione dei nostri geni, che non sono provocate da vere e proprie mutazioni genetiche, ma che possono essere trasmissibili.
Nel caso dell' encefalo gli stimoli dell'ambiente fanno "accendere e spegnere" geni in diverse combinazioni.

I comportamenti dell'uomo sono quindi frutto di una componente genetica data dalla struttura anatomica del cervello che ha in sè la capacità di generare quella complessa rete di comportamenti che permette l'interazione con gli altri, e di una componente culturale che agisce su questi circuiti geneticamente definiti come una sorta di meccanismi di auto-apprendimento in cui i dati memorizzati sono forniti dalla interazione sociale con l'ambiente.
Queste nuove conoscenze portano al concetto di plasticità cerebrale definita come la capacità dell'encefalo di modificare la propria struttura e le proprie funzioni in base all'attività dei propri neuroni correlata a stimoli ricevuti dall'ambiente esterno.
Da queste ricerche si evince quanto sia importante l'ambiente per la salute, per lo sviluppo umano integrato e per il miglioramento della qualità della vita.

Il Sistema Biodanza ha ben compreso questi concetti e propone nelle sue sue classi un ambiente ricco di eco fattori positivi. Gli eco fattori sono i fattori ambientali che determinano l'espressione del potenziale genetico.
Gli eco fattori possono essere positivi o negativi a seconda che permettano o blocchino l'espressione delle nostre potenzialità. La critica di un adulto di fronte al disegno di un bambino, può per esempio costituire un eco fattore negativo e bloccare precocemente la manifestazione del suo potenziale creativo.
Biodanza genera, attraverso gli esercizi e le danze, campi molto concentrati per stimolare i potenziali genetici. Una sessione di Biodanza è un "bombardamento" di eco fattori positivi.
Questa stimolazione concentrata proviene dall'ambiente, e come l'epigenetica ci insegna, permette cambiamenti di carattere evolutivo e una costante riorganizzazione biologica.
Il numero delle potenzialità che l'uomo esprime attraverso la sua vita è una parte minima del totale contenuto nella sua dotazione. Esistono milioni di combinazioni. Il supporto genetico è un tesoro contenente migliaia di potenzialità che stanno solo aspettando la possibilità di esprimersi.

Biodanza parla di eco fattori umani e di co fattori. Gli eco fattori umani sono le persone che incontriamo nella vita; esse influiscono sul potenziale. Biodanza crea le condizioni perchè l'insieme di eco fattori umani raggiunga alti livelli di ottimizzazione attraverso l'affetto, l'allegria condivisa, l'erotismo, l'espressione delle emozioni. Rolando Toro, il fondatore del Sistema Biodanza, considerà gli esseri umani come i più poderosi eco fattori esistenti.
I co fattori invece sono di natura chimica. Essi possono essere apportati dall'ambiente o dall'organismo. Sono le vitamine, gli ormoni, i neurotrasmettitori...
Uno dei meccanismo biologici di Biodanza consiste proprio nella attivazione, mediante specifici esercizi  (vivencias) di ormoni e di neurotrasmettitori che facilitano l'espressione genetica.

Concludendo, il Sistema Biodanza, con le sue proposte dà un grande contributo nell'offrire all'essere umano un ambiente utile all'apprendimento e alla espressione di comportamenti nuovi funzionali al suo suo sviluppo integrato e al miglioramento della qualità della sua vita.





Manuela Levi
349.7826633
manuela.levi71@gmail.com

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